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Accurato studio dell’oggetto da rilevare in funzione della finalità progettuali
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L’analisi accurata dell’oggetto da rilevare è fondamentale al fine di eseguire un corretto rilievo con SAPR. Come per il campo del visibile esistono svariati settori di applicazione per l’uso della termocamera: ambito territoriale, scala edilizia ed urbana, beni storico-monumentali e tanti altri ed infiniti scenari, etc. Ciascuno di questi presenta inoltre una svariata casistica di impianti tecnologici che sovente sono l’oggetto primario dell’ispezione: pannelli fotovoltaici, tralicci elettrici, superfici disperdenti in campo energetico, trame e tessiture murarie, difettosità superficiali in genere, umidità, etc.
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Ciascuno dei soggetti e dei sottoambiti descritti presentano ciascuno una propria singolarità e specificità che va attentamente analizzata al fine di rendere ottimale e preciso il rilievo ed il successivo uso dei dati, prioritariamente individuando il mezzo ed il sensore più idoneo per l’acquisizione del dato significativo. Anche in questo caso, come per il campo del visibile o altre bande elettromagnetiche, non è secondario infatti ricordare che non tutti i rilievi possono essere eseguiti una seconda volta in relazione a varie condizioni al contorno (meteorologiche, ambientali, di shut-down in caso di impianti, etc.).
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La progettazione del rilievo risulta fondamentale anche in tutti quei casi in cui vi siano vincoli aeronautici al volo cui è necessario sottostare (es. operazioni in Scenari Critici) che comportano limitazioni nel tempo e nello spazio del volo, ovvero limiti fisici per l’acquisizione di foto e video (es. inclinazione pannelli fotovoltaici, impianto di protezione dalla scariche atmosferiche, facciate di palazzi su vie strette o su piazze affollate parzialmente segregabili, impianti industriali con tubazioni molto ravvicinate tra loro, etc.)
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Lo studio delle finalità del rilievo risulta altrettanto importante (progetto, rilievo, comparazione, studio, monitoraggio, etc.), in quanto solo in relazione a queste potrà essere stabilito un corretto ed appropriato rilievo dei dati sul campo calibrato in maniera ottimale per la restituzione voluta e necessaria.
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Definire l’attività di rilievo
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In via prioritaria è necessario elencare tutte le apparecchiature e sistemi da monitorare: in molti ambienti aziendali questo elenco è già disponibile ed è solo necessario eliminare gli elementi della lista inadatti all’ispezione termografica.
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Il successivo passaggio è assegnare delle priorità alla lista. La maggior parte delle aziende dispone di Registri di manutenzione e produzione, e questi registri mostrano quale attrezzatura sia più soggetta a guasti e necessiti quindi di maggiore attenzione. I Registri tengono inoltre in considerazione le conseguenze dirette dei guasti: l’attrezzatura di importanza vitale deve essere monitorata con maggiore frequenza e attenzione di quella che può essere temporaneamente inattiva senza causare l’arresto dell’intero processo; basandosi su queste informazioni è possibile programmare le ispezioni termografiche.
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Se i Registri non sono disponibili o risultano carenti in relazione alle esigenze manifestate per l’esecuzione del rilievo (ad es. non è infrequente che la richiesta di eseguire un rilievo termografico sia il primo passo per la creazione di un Registro di manutenzione e produzione)
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Ma non è ancora possibile iniziare l’ispezione. C’è un altro passaggio fondamentale da considerare prima di iniziare.
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Definire i riferimenti per l’ispezione
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Prima di effettuare una diagnosi dei problemi riscontrati sulle apparecchiature necessario disporre di materiale di riferimento. E’ pertanto altamente consigliabile acquisire immagini termiche di tutte le apparecchiature da ispezionare durante la normale operatività delle stesse. E’ necessario osservare che in alcuni casi, è necessario acquisire più immagini termiche di una singola attrezzatura, specialmente se questa contiene componenti chiave o sottosistemi soggetti a guasti. Queste immagini serviranno come materiale di riferimento di base: tale attività è fondamentale per documentare al meglio la propria ispezione.
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E’ inoltre necessario assicurarsi di tenere conto di tutti i fattori menzionati nei manuali di settaggio ed uso della termocamera montata su APR, per garantire misurazioni accurate della temperatura.
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Il rapporto relativo ai riferimenti per l’ispezione deve comprendere i metodi utilizzati, come le impostazioni di emissività e temperatura riflessa per ogni attrezzatura, ma anche la descrizione esatta della posizione di ogni immagine termica.
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Una volta acquisito un database di immagini di base, è possibile determinare quali sono le temperature accettabili per ogni attrezzatura ed impostare una soglia d’allarme: questo permetterà alla termocamera di generare un allarme qualora una qualsiasi area dell’immagine termica si presenti con temperatura anomala rispetto a quella assunta come riferimento (compatibilmente con un range di varianza tollerabile), permettendo di velocizzare e contestualizzare le ispezioni future. E’ sempre buona prassi registrare questo allarme temperatura per utilizzi futuri.
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Iniziare l’Ispezione
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Quando tutte le misurazioni di temperature di riferimento sono state svolte e documentate adeguatamente, è possibile iniziare l’ispezione degli impianti e delle attrezzature avendo a riferimento il Registro relativo alle varie attrezzature ed impianti da rilevare di cui si è parlato precedentemente.
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E’ sempre necessario ricordare che l’operatore della termocamera deve comprendere in modo approfondito sia la fisica della tecnologia termografica sia il funzionamento dell’apparecchiatura ed impianto ispezionati per poter svolgere una corretta analisi dalla quale trarre i dati utili e predittivi di failure: per esempio, nell’ispezione di un campo fotovoltaico è necessario conoscere approfonditamente i parametri che regolano la termocamera di tali apparecchiature ma anche il principio di funzionamento dei pannelli per controllare correttamente l’irraggiamento solare necessario ad evidenziare gli hot-spot. Il consiglio principale è pertanto quelli di familiarizzare fin da subito con tutte le temperature di riferimento correlate ai guasti degli impianti e delle apparecchiature oggetto di rilievo.
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A corredo della preparazione al volo è comunque necessario acquisire tutta una serie di parametri al contorno che potrebbero influenzare il rilievo termografico, quali ad esempio: Annotare l’ora di inizio rilievo – Controllare la posizione del sole sull’orizzonte in modo da evitare riflessi diretti del sole (controllo angolo e altezza di ripresa) – Registrare la situazione climatica annotando temperatura, UR , velocità e direzione del vento – Verifica con solarimetro dell’irraggiamento solare, annotare l’ora di inizio prova – … – Registrare eventuali variazioni delle condizioni ambientali – Annotare l’ora di fine rilievo.
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L’Analisi ed il Report
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Quando tutta il rilievo è stato eseguito e l’impiantistica ispezionata, è il momento di tornare in ufficio per svolgere un’analisi delle immagini e stilare un resoconto.
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La stesura del Report, sotteso all’analisi dei dati acquisiti, deve permettere di tracciare accuratamente le prestazioni termiche dell’attrezzatura nel tempo, con grafici e tabelle facilmente interpretabili. Queste informazioni aiuteranno a prevedere quando sarà necessaria una manutenzione, per consolidare una pianificazione adeguata.
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Contrariamente a quanto è consigliabile nel campo del visibile, non sempre è buona regola eseguire un rilievo ridondante, acquisendo molte più immagini di quelle ordinariamente necessarie in base alla manualistica corrente, e ciò dipende dal quantitativo di informazioni contenute in ciascun pixel dell’immagine termografica. La programmazione del rilievo, la conoscenza del funzionamento delle apparecchiature da rilevare, l’obiettivo preciso del Report finale sono dunque elementi essenziali e sinergici per la definizione del giusto numero di informazioni da acquisire sul campo durante il volo con APR
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