Italdron: lo specialista italiano dell'Aerofotogrammetria con i droni

L'aerofotogrammetria è uno dei campi di applicazione dei droni che sta guadagnando la maggiore attenzione da parte dei professionisti della geomatica e degli addetti ai lavori nel campo della fotogrammetria tradizionale. Italdron ha avuto il privilegio (e il merito) di esser scelta come azienda tester per confrontare i risultati ottenuti dall'aerofotogrammetria mediante l'impiego di tutti gli strumenti disponibili (software e hardware) con quelli della fotogrammetria tradizionale. Lo scenario è stato quello della diga di Ridracoli, e l'ente che ha validato i risultati l'Università degli Studi di Perugia (ne abbiamo parlato nell'articolo dedicato).

L'approccio dei professionisti abituati agli strumenti tradizionali di rilevazione al mondo dei droni può essere reso difficoltoso dalla non conoscenza delle caratteristiche tecniche delle macchine, che rendono operazione non banale la scelta del mezzo in grado di portare in volo lo strumento di rilevazione (tipicamente una fotocamera o una termocamera).

I SAPR per l'aerofotogrammetria

Per scegliere il drone è necessario conoscere le caratteristiche tecniche del mezzo, che sono principalmente:

  • Payload
  • Sistemi di sicurezza
  • Caratteristiche Software
  • Caratteristiche del gimbal
  • Riconoscibilità da parte dell'ENAC
  • Durata batteria in volo

Payload

Il payload è il carico massimo sollevabile dal drone. Questo è in funzione principalmente della capacità di spinta dei motori combinati all'efficienza delle eliche, che danno una risultante che, nei droni professionali, è tipicamente di qualche chilogrammo.

Sistemi di sicurezza

Le attrezzature per l'aerofotogrammetria hanno un costo non indifferente, e sono tipicamente composte da fotocamere di altissima qualità o da altri strumenti da migliaia di euro. Risulta chiaro che spedire a decine o centinaia di metri di altezza questo tipo di oggetti tecnologici non può essere un'operazione da prendere alla leggera, e che il drone deve essere in grado di garantire al 100% il corretto piano di volo. Per questo è fondamentale che la strumentazione sia di tipo ridondante, con sensori doppi che, in caso di un malfunzionamento di un componente, non comportino la caduta del mezzo.

Altra importantissima componente è il paracadute di sicurezza che, oltre ad essere necessario per ottenere i riconoscimenti ENAC, è fondamentale per garantire un atterraggio morbido al drone in caso di malfunzionamento di quelle componenti singole che non possono essere ridondanti (ad esempio, ma non sempre, la batteria).

Caratteristiche software

Una componente che viene spesso poco valutata è l'affidabilità del software di controllo e pianificazione del drone, che non può essere di tipo amatoriale ma deve essere dedicato, in modo da avere la certezza del corretto funzionamento del mezzo in qualsiasi occasione. E’ importante in fase di pianificazione volo avere la possibilità di selezionare il tipo di ottica e camera impiegate ed in funzione di esse ottimizzare il piano di volo al fine di ottenere il dato di accuratezza atteso dal committente. Inoltre il sistema software deve essere a scatto automatico sincronizzato con il piano di volo, in modo da garantire in automatico il giusto overlay (sovrapposizione) tra una fotografia e l’altra, evitando buchi nell’acquisizione.

Caratteristiche del gimbal

Il Gimbal radiocomandato, controllabile anche mediante un secondo operatore, deve lasciare piena libertà di azione alla fotocamera, e quindi il carrello è preferibile che sia pieghevole una volta effettuato il decollo. Il gimbal deve essere stabilizzato sui tre assi e consentire al professionista di cambiare la propria fotocamera in funzione dell'evoluzione degli strumenti tecnici dedicati al rilevamento.

Riconoscibilità da parte di ENAC

Il riconoscimento del mezzo da parte di ENAC è un'operazione che potrebbe rivelarsi lunga e complessa nel caso la si voglia affrontare in prima persona. Per questo i droni ITALDRON sono venduti come identici ai mezzi che la nostra azienda ha già fatto riconoscere dall'Ente Nazionale Aviazione Civile, consentendo all'operatore di partire a volare da subito. (qui è possibile consultare tutti gli operatori che hanno scelto macchine Italdron).

Le specifiche tecniche dei droni richieste da ENAC sono moltissime, ma fra le più importanti è necessario menzionare il terminatore di volo su frequenze separate per le aree critiche, con il paracadute aggiunto come elemento che salva il sistema e rallenta la caduta (determinando un impatto meno repentino e quindi più sicuro). E' bene precisare che nessuno dei droni consumer (XIRO XPLORER, DJI PH3 etc) hanno questi dispositivi.

Per diventare piloti riconosciuti ENAC, è necessario seguire un corso di pilotaggio in una scuola riconosciuta ENAC, e per questo vi rimandiamo alla sezione dedicata del nostro sito.

Italdron è inoltre il primo costruttore autorizzato a voli post-produzione (che offre quindi collaudo del mezzo per riconoscimento diretto), e offre tutta la formazione, manualistica e consulenza al riconoscimento di operatore e pilota previsti da regolamento.

Durata batteria in volo

Altro aspetto da non sottovalutare è la durata delle batterie, che deve essere quanto più prolungata per consentire agli operatori di ottimizzare il tempo disponibile. L'autonomia minima da prendere in considerazione è di 20 minuti di volo circa, meglio se estesi a 30 minuti in caso di payload contenuto (con una fotocamera tipicamente di 300/400 grammi).

Le nostre macchine per l'aerofotogrammetria

Orientarsi nella giungla di offerte sui droni è, come detto in precedenza, un'operazione complessa. Per questo in Italdron abbiamo scelto di semplificare le cose proponendo principalmente due mezzi espressamente configurati per l'aerofotogrammetria: il Titan 4HSE e HighOne 4HSE PRO.

Titan 4HSE

Italdron Titan 4HSE 3

Il Titan è l'ultimo nato in casa Italdron, frutto dell'esperienza maturata nella nostra quasi decennale carriera dronistica. Si tratta di un quadrirotore professionale con ottima autonomia e capacità di payload, progettato e costruito interamente in Italia. Nella versione per l'aerofotogrammetria è dotato di tutti i sistemi di sicurezza più evoluti come strumentazione ridondante, paracadute, 2 o 3 batterie e, come optional, anche il carrello retrattile.

I LED integrati all'interno dei bracci consentono di riconoscere rapidamente l'orientamento del mezzo, mentre il nostro team tecnico è sempre operativo per rispondere alle richieste e ai dubbi dei clienti.

Le caratteristiche sono, in sintesi:

  • Peso massimo di 5.5 kg al decollo
  • Payload massimo di 1,5 kg
  • Autonomia 15/30 minuti in funzione del payload
  • Gimbal a 3 assi incluso
  • Ripiegabile rapidamente
  • Led alta visibilita integrati
  • Supporta camere e termocamere per fotogrammetria

HighOne 4HSE PRO

4HSE-PRo

L'ultima versione del drone professionale best-seller in Italia e utilizzato per compiere il rilievo fotogrammetrico della Diga di Ridracoli è una certezza del mondo degli APR. Dotato di tutti i sistemi di sicurezza e controllo disponibili, è il mezzo ideale per l'Aerofotogrammetria aerea, ed è altamente personalizzabile secondo le richieste del cliente. In Italdron ci occupiamo di rendere HighOne perfettamente in linea con gli standard qualitativi italiani, tanto che il mezzo è già stato riconosciuto da ENAC. Il Gimbal è a 3 assi Brushless con Encoder, per garantire la totale stabilità e l'assenza di micro mosso, con automatismi come auto-nadir strumentale. Il cliente che acquista un HighOne avrà a disposizione la manualistica dedicata, assistenza telefonica e un centro riparazioni (nella nostra sede di Ravenna) in grado di risolvere qualsiasi tipo di problema tecnico.

Le caratteristiche tecniche salienti per l'aerofotogrammetria sono:

  • Return To Home (RHT) con auto-landing, auto take-off e Position Hold
  • Possibilità di compiere un percorso di Waypoint ottimizzato per fotogrammetria georeferenziata con trigger di scatto remoto
  • Già riconosciuto per gli scenari previsti dalla normativa ENAC, viene fornito di manualistica e consulenza
  • Autopilota ridondante dotato di piattaforma inerziale, GPS, barometro, datalink
  • Fotogrammetria aerea con tools di geotag integrati
  • Supporta i principali sensori professionali per impieghi ispettivi, video e fotogrammetrici

Per uso intenso: 8HSE MAX

Nel caso in cui abbiate la necessità di effettuare rilievi aerofotogrammetrici in modo intenso o il vostro impiego principale sia proprio l'aerofotogrammetria potete valutare l'investimento su un modello 8HSEMAX, il non plus ultra per quanto riguarda autonomia di volo e capacità di payload. Le caratteristiche software e di sicurezza sono simili al 4HSE, ma il numero di rotori doppio e la capacità delle batterie consentono di caricare elevati payload (fino a 10 chilogrammi), con un'autonomia di volo sino a 45 minuti.

Per capire il livello della macchina basti pensare che l'8HSE MAX è stata la base di partenza per la realizzazione da parte di Italdron del drone utilizzato dal CNR per le esplorazioni del Circolo Polare Artico...

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Chiaramente è necessario approfondire le esigenze singole di ogni cliente, e per questo i nostri tecnici di zona sono disponibili in tutta Italia per spiegare al meglio caratteristiche tecniche dei mezzi, le normative e i dettagli che sono necessari per diventare un operatore professionale dell'Aerofotogrammetria.

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