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Il nuovo regolamento ENAC apre le porte ai droni in città

Il regolamento ENAC per il volo con gli APR, i velivoli a pilotaggio remoto chiamati in gergo Droni, è in continua evoluzione in base alle nuove possibilità offerte da una tecnologia in rapidissimo sviluppo. Italdron è stata fra le prime aziende italiane a proporre mezzi conformi al regolamento, con specifiche tecniche come la sensoristica ridondante e il paracadute di sicurezza, che garantiscono sicurezza nel volo e prestazioni al top di categoria. Dal 15 settembre sarà ratificato il nuovo regolamento ENAC che consentirà il sorvolo di aree urbane, fino ad ora praticamente impossibile per la maggior parte degli operatori.

Le richieste che ENAC avanza nei confronti degli operatori APR sono però giustamente stringenti, volte a garantire la massima sicurezza per la popolazione evitando qualsivoglia tipo di incidente, anche casuale e non dovuto alla perizia (o imperizia) dell'operatore.

E' bene fare una premessa che viene ripetuta sovente all'interno del regolamento:

Il sorvolo di assembramenti di persone, per cortei, manifestazioni sportive o inerenti forme di spettacolo o comunque di aree dove si verifichino concentrazioni inusuali di persone è in ogni caso proibito.

Sapendo quindi che il volo sopra un grande numero di persone è proibito, è opportuno distinguere diversi tipi di condizioni in cui invece è possibile effettuare sorvoli di aree urbane:

Volo su scenario urbano in zona determinata:

Volare sopra una città in una zona circoscritta è sempre stata operazione ardua ma, con il nuovo regolamento, ENAC chiarisce quelle che sono le richieste per effettuare questo tipo di manovre, per cui si rendono necessari numerosi distinguo.

Operazioni critiche in scenario misto

Sorvolare una zona urbana in cui non ci sia la presenza di persone a parte quelle direttamente interessate al volo dell'APR, che siano state quindi addestrate e avvisate della pericolosità delle operazioni. Il drone deve possedere un terminatore di volo indipendente dal funzionamento elettronico collegato alla macchina, in grado di far finire le operazioni all'interno dell'area interessata in piena sicurezza. Per consentire anche degli "errori umani" va prevista una zona "buffer" priva anch'essa di persone. Il volo del mezzo deve quindi terminare all'interno della zona di volo+buffer. Nel caso in cui non si posseggano i mezzi per la tecnologia del terminatore di volo, il drone può essere collegato ad un cavo di sicurezza.

Operazioni critiche in aree urbane

La vera novità del regolamento è rappresentata da questa voce, che consente il sorvolo di una zona in città dove siano presenti anche delle persone. Le richieste di ENAC sono, anche in questo caso, molto particolareggiate, volte a garantire la piena sicurezza degli ignari spettatori.

Il drone dev'essere equipaggiato con un software conforme agli standard aeronautici EUROCAE ED-12 livello D, oppure con analoghe soluzioni tecniche che assicurino identici standard di affidabilità. L'APR deve essere equipaggiato con un sistema che consenta il controllo del mezzo anche in caso di perdita del segnale, come ad esempio un terminatore di volo abbinato ad un paracadute, che consenta quindi al mezzo di non creare danni a persone o cose anche in caso di malfunzionamenti.

In alternativa, per le operazioni critiche in aree urbane è possibile volare con:

Un drone sotto ai 2 chilogrammi di peso che sia stato dichiarato inoffensivo secondo gli standard ENAC. Data la complessità del raggiungimento della caratteristica dell'inoffensività, è importante precisare che, per un quadricottero, risulta quasi impossibile rientrarvici, mentre per un drone ad ala fissa risulta essere molto più semplice.

Un drone con un peso inferiore ai 300 grammi che non abbia velocità superiore ai 60 chilometri orari. Il pilota in questo caso non ha necessità di ottenere attestati, e può volare liberamente su zone urbane, sempre che, come abbiamo prima specificato, non siano presenti assembramenti consistenti di persone.

Il drone che meglio si presta ad essere adattato alle nuove direttive ENAC per il volo in aree urbane è il nostro HighOne 4HSE PRO, scoprilo nella pagina dedicata!

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Conclusioni

Fatte tutte queste precisazioni e spiegato che il regolamento ENAC oggi apre qualche porta in più sul volo sopra aree urbane, è bene precisare che Italdron e il suo team tecnico stanno lavorando alacremente per fornire soluzioni ai propri partner che siano in linea i nuovi standard di sicurezza, mantenendo al contempo prestazioni adeguate alle richieste che ci hanno reso leader in Italia nel campo dei droni radiocomandati.

NB: E' bene precisare che siamo ancora in fase di sviluppo, e ogni tipologia di esigenza andrà discussa caso per caso.

Per chi volesse leggere il regolamento completo di ENAC questo è il link alla pagina ufficiale.